sabato 8 gennaio 2011

LA FARMACISTA...


Erano i primi giorni di un anno iniziato malissimo...
Mio padre era venuto a mancare da poco ed io non andavo a "sposate" da un mesetto...

Carla, una farmacista che il sabato mattina solitamente viene a far spesa in negozio, lavorando nella farmacia con il marito solo il pomeriggio.
Una bella donna,  45 anni, capelli biondi e sempre curati,  occhi verdi  intriganti da morire, bocca carnosa e quinta di seno  con capezzoli appuntiti come chiodi, un culo un po' abbondante ma splendido per i miei gusti…
Quel sabato  mattina ero in negozio a preparare degli ordini ed ecco che lei entra..
Salve, buongiorno! Posso esserle utile?
Direi di si..  (dice lei)
Dovrei fare spesa per me ed anche per una mia amica, ma ora non saprei dove mettermi le sporte perché sono in bicicletta e devo andare dalla parrucchiera..
Nessun problema! Lei prenda ciò che vuole e poi le facci consegnare tutto in farmacia più tardi.
Sa.. in farmacia.. non è il caso.. abbiamo anche noi prodotti simili e far vedere che mi rivolgo a voi!!
Hahhaah  si mi scusi.. dove vuole che le consegni allora??
Se viene lei personalmente tra diciamo 2 ore… io sono a casa…  sa dove abito??
Si certo.. qui dietro.. la vedo sempre quando esce la mattina..
Perfetto! Diciamo alle 11.. suoni  ******
Ore 11..  Salgo, lei mi apre in  sottoveste nera trasparente, mi offre un  il caffè e mi fa  tante domande su come vanno gli affari, se rimango o riparto, sui miei gusti in materia di donne,  se preferisco le more o le bionde…  e se la ragazza giovane in negozio è la mia fidanzata..
A quel punto, un pò per scommessa con me stesso un pò  perchè la situazione mi pareva ormai ovvia…  la interrompo dandole del tu e le dico:
Carla sai cosa mi piace veramente tanto? ? .. lei mi guarda  stupita e maliziosa, si gira e mettendosi a pecora sulla cucina mi fa:  "Questo??"
"Esatto" e le metto una mano tra le cosce da sotto lasottoveste fino ad arrivare a sentire quella passerona calda e depilata..
Lei per un attimo mi guarda  con un misto di sorpresa e compiacimento… quei secondi mi parvero un' eternità,  sentivo il cazzo che crescere nelle mutande … si gira,  mi abbraccia con delicatezza,  mi mette una mano dietro la nuca e avvicinandomi mi bacia in bocca…  io ricambiai cominciando a stringerle i fianchi, toccandole  quelle tette meravigliose e dure come il marmo, lei si alza la sottoveste per farsi toccare meglio, io le guido la sua mano sul mio cazzo  teso e duro come un tronco, mi accarezza  piano, dai coglioni alla cappella, per soppesare bene la grandezza del cazzo, e mi fa:   " ah pero'...sembra un bell' attrezzo, sbottonati  i  jeans che lo voglio vedere meglio. " 
Mi cala i pantaloni e mi scosta gli slip liberando il cazzo, lo prende  in mano da femmina esperta e mi fa:
 " Bel pisellone,  più grosso di quello di mio marito "
 In un attimo si mette in ginocchio e comincia a leccarmelo con maestria, cambiava modo in continuazione, lecca e se lo ingoia quasi tutto, subito dopo mi segava, ed io, io me la godevo…
Ora  lei mi spinge indietro, fino a farmi toccare il bordo del tavolo, mentre  continua  il suo favoloso lavoro  con una eccitazione incredibile, emettendo mugugni di piacere che mi fanno  arrapare ancora di piu'.. succhiare il cazzo le piace e la fa eccitare..
Con entrambe le mani cominco a strizzarle le tette,  a muovermi avanti e indietro scopandola in bocca, sentivo la sborra salirmi dai coglioni gonfi e infuocati, lei se ne accorge e si ferma… alza  la testa dicendomi :  " stai per venire? Resisti che lo voglio dentro "
Tranquilla.. Anche se vengo poi ce n’è ancora finchè vuoi..
Si mette  al mio posto sul bordo del tavolo, a pecora, si tira sui fianchi la vestaglia e impugnando il cazzo se lo sfrega sul culo da sola…
Il mio cazzo è completamente bagnato dalla sua saliva, la sua passera  depilata è fradicia…
Io le massaggio il clitoride con la cappella e le dico: “non ho il preservativo!”
Lei infila la mano nella tasca della vestaglia, si gira con un sorrisino da vera troia e me lo mette in mano dicendo:  l’ho preso XL sperando di aver indovinato..
Messo il cappuccio, le  afferro i fianchi e senza indugio lo infilo dentro tutto lentamente ma inesorabilmente… tutto,  fino alle palle…  a quel punto mi fermo, le afferro  i capelli con la sinistra e con la destra le mollo un sonoro schiaffone su quel culo tondo e burroso dicendole.  “adesso ti monto come una Troia.. voglio sfondarti”
Inizio a montarla con un certo ritmo fin da subito, tanto per non  perdermi in smancerie… la scopo e le do della troia. Nel mentre le infilo il pollice destro nel culo già fradicio e rilassato….
In quel preciso istante Carla ha un' orgasmo  violento,  cosi forte che inarcando la schiena quasi mi da una testata in faccia…  si aggrappa ai miei capelli e si mette a dire:  “ Mi sento una troia! Mi fai sentire troia!!!”
Io:  Lo sei.. sei una gran puttana affamata di cazzo.. e adesso ti inculo!
Riafferrandola per i capelli la spingo ancora giù con la faccia sul tavolo, le prendo un polso le  storgo un braccio dietro la schiena, quando estraggo il cazzo dalla quella passera calda e fradicia, gli umori le colano lungo le cosce!  Uso quegli umori per bagnarmi le dita e ne uso due per allargarle il culo… ecco, ora te lo infilo nel culo fino alle palle… ti inculo come si deve… come merita una troia di classe come te!!!
Dopo una decina di colpi violentissimi, dati con forza animalesca, spingendo contro quel culo con tutte le mie forze tanto che il tavolo ormai era arrivato contro la cucina…
Ecco che la Farmacista viene di culo!!!  Sento lo spasmo stritolarmi il cazzo…  le do due schiaffoni e le dico troia per l’ennesima volta!!  In quel momento vengo pure io… lei allunga una mano sotto, mi stringe le palle e poi probabilmente toccandosi il clitoride si fa venire pure davanti!!
Mi chino su di lei e le mormoro in un orecchio come fosse un segreto:  “ sei una fantastica puttana da monta.. una vera sala giochi per uomini..  la prossima volta ti voglio in un letto”
Lei inebetita:  “Si si.. quello che vuoi.. erano anni che non venivo cosi! Sei un animale… un fantastico aborigeno”
Senza chiedere il permesso, come fossi a casa mia mi infilo in doccia e poi mi rivesto con tranquillità… lei è seduta su una sedia della cucina, ha chiuso la vestaglia, il lavoro del parrucchiere è completamente andato a puttane ed il trucco le cola sulle guance…  ha lo sguardo basso come in una crisi di pudore..
Arrivederci  Dottoressa.. non si preoccupi, quando vengo in farmacia a prendere l’AULIN   mi porto la ricetta..

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