mercoledì 16 marzo 2011

RICORDI...

Era un inverno freddo e nevicava, Madonna spopolava con “You Can Dance” mentre la Nannini cantava ancora “I Maschi”....

Sabrina...  Sessualmente non mi aveva mai ispirato molto...
Di viso era bruttina, la cosa è oggettiva, di fisico... insomma... bel paio di tettone, culo non male, ma il resto senza forma. 
Sciatta e stupida come un'oca.
Quel giorno ero a casa sua a studiare, era ormai sera tardi e non mi andava affatto di attraversare mezza città, a piedi, di notte, in pieno inverno.
Quando mi disse “resta a dormire qui”, feci un po’ di complimenti, tanto per fare l'educato, ma poi lei insistette, e anche la sorella che viveva con lei, e io cedetti abbastanza volentieri.
In fondo qualche sospetto lo avevo: certi sguardi, un certo modo di sporgere il seno quando mi stava vicina.
E poi lo sapevo, era una che i ragazzi se li faceva senza problemi.
Cenammo con tre pizze da asporto, caffé, sigaretta, due chiacchere sul divano.
A mezzanotte scarsa ci salutiamo per andare a letto, io ero stato sistemato nella camera degli ospiti, una stanza arredata con mobili in stile Belle Époque, letto matrimoniale e copriletto di pizzo.
Dopo neanche un quarto d'ora Sabrina bussò, mi chiese se andava tutto bene.
Aveva un baby-doll  largo largo, trasparente, e niente sotto.
Mi si avvicina piegandosi in avanti, con quelle due tettone che oscillavano a un palmo dalla mia faccia.
Accavalla le gambe, e mi fa vedere il pelo...
Alla fine eravamo praticamente appiccicati, e fu lei a cedere per prima.
Prima una mano sul cazzo, e poi direttamente tutto in bocca.
Gran pompino, con ingoio....
Me la immaginavo porca, ma non fino a quel punto.
Dopo tre ore eravamo ancora lì, e alla fine mi diede anche il culo. Per me fu la prima volta, ma per lei, da come ci si divertì, non credo proprio...
Mi addormentai all’alba, con la faccia in mezzo alle sue tette.
La mattina, mentre facevamo colazione, la sorella ci guardava con aria complice.
Non so perché, ma ho idea che quelle due insieme combinassero molto più di quanto potessi immaginare.
Con Sabrina ci vedemmo un altro paio di volte, tutte ottime scopate.
Poi ci perdemmo di vista.
Ho saputo che è sposata, ed ha cambiato città.

Brutta o non brutta, scopava da Dio.

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