Erano i primi giorni di un anno iniziato malissimo...
Mio padre era venuto a mancare da poco ed io non andavo a "sposate" da un mesetto...
Carla, una farmacista che il sabato mattina solitamente
viene a far spesa in negozio, lavorando nella farmacia con il marito solo il
pomeriggio.
Una bella donna, 45
anni, capelli biondi e sempre curati, occhi verdi intriganti da morire, bocca carnosa e quinta
di seno con capezzoli appuntiti come chiodi, un culo un po' abbondante ma splendido per i miei gusti…
Quel sabato mattina ero
in negozio a preparare degli ordini ed ecco che lei entra..
Salve, buongiorno! Posso esserle utile?
Direi di si.. (dice
lei)
Dovrei fare spesa per me ed anche per una mia amica, ma ora
non saprei dove mettermi le sporte perché sono in bicicletta e devo andare
dalla parrucchiera..
Nessun problema! Lei prenda ciò che vuole e poi le facci
consegnare tutto in farmacia più tardi.
Sa.. in farmacia.. non è il caso.. abbiamo anche noi
prodotti simili e far vedere che mi rivolgo a voi!!
Hahhaah si mi scusi..
dove vuole che le consegni allora??
Se viene lei personalmente tra diciamo 2 ore… io sono a
casa… sa dove abito??
Si certo.. qui dietro.. la vedo sempre quando esce la
mattina..
Perfetto! Diciamo alle 11.. suoni ******
Ore 11.. Salgo, lei
mi apre in sottoveste nera
trasparente, mi offre un il caffè e mi
fa tante domande su come vanno gli
affari, se rimango o riparto, sui miei gusti in materia di donne, se preferisco le more o le bionde… e se la ragazza giovane in negozio è la mia
fidanzata..
A quel punto, un pò per scommessa con me stesso un pò perchè la situazione mi pareva ormai
ovvia… la interrompo dandole del tu e le
dico:
Carla sai cosa mi piace veramente tanto? ? .. lei mi guarda stupita e maliziosa, si gira e mettendosi a pecora sulla cucina mi fa: "Questo??"
"Esatto" e le metto una mano tra le cosce da
sotto lasottoveste fino ad arrivare a sentire quella passerona calda e depilata..
Lei per un attimo mi guarda con un misto di sorpresa e compiacimento… quei
secondi mi parvero un' eternità, sentivo
il cazzo che crescere nelle mutande … si gira, mi abbraccia con delicatezza, mi mette una mano dietro la nuca e avvicinandomi
mi bacia in bocca… io ricambiai
cominciando a stringerle i fianchi, toccandole quelle tette meravigliose e dure come il marmo,
lei si alza la sottoveste per farsi toccare meglio, io le guido
la sua mano sul mio cazzo teso e duro
come un tronco, mi accarezza piano, dai
coglioni alla cappella, per soppesare bene la grandezza del cazzo, e mi
fa: " ah pero'...sembra un bell' attrezzo, sbottonati
i jeans che lo voglio vedere meglio. "
Mi cala i pantaloni e mi scosta gli slip liberando il cazzo,
lo prende in mano da femmina esperta e
mi fa:
" Bel pisellone, più grosso di quello di mio marito "
In un attimo si mette
in ginocchio e comincia a leccarmelo con maestria, cambiava modo in
continuazione, lecca e se lo ingoia quasi tutto, subito dopo mi segava, ed io, io
me la godevo…
Ora lei mi spinge
indietro, fino a farmi toccare il bordo del tavolo, mentre continua il suo favoloso lavoro con una eccitazione incredibile, emettendo
mugugni di piacere che mi fanno arrapare
ancora di piu'.. succhiare il cazzo le piace e la fa eccitare..
Con entrambe le mani cominco a strizzarle le tette, a muovermi avanti e indietro scopandola in
bocca, sentivo la sborra salirmi dai coglioni gonfi e infuocati, lei se ne
accorge e si ferma… alza la testa dicendomi
: " stai per venire? Resisti che lo
voglio dentro "
Tranquilla.. Anche se vengo poi ce n’è ancora finchè vuoi..
Si mette al mio posto
sul bordo del tavolo, a pecora, si tira sui fianchi la vestaglia e impugnando
il cazzo se lo sfrega sul culo da sola…
Il mio cazzo è completamente bagnato dalla sua saliva, la
sua passera depilata è fradicia…
Io le massaggio il clitoride con la cappella e le dico: “non
ho il preservativo!”
Lei infila la mano nella tasca della vestaglia, si gira con
un sorrisino da vera troia e me lo mette in mano dicendo: l’ho preso XL sperando di aver indovinato..
Messo il cappuccio, le
afferro i fianchi e senza indugio lo infilo dentro tutto lentamente ma inesorabilmente…
tutto, fino alle palle… a quel punto mi fermo, le afferro i capelli con la sinistra e con la destra le
mollo un sonoro schiaffone su quel culo tondo e burroso dicendole. “adesso ti monto come una Troia.. voglio
sfondarti”
Inizio a montarla con un certo ritmo fin da subito, tanto
per non perdermi in smancerie… la scopo
e le do della troia. Nel mentre le infilo il pollice destro nel culo già
fradicio e rilassato….
In quel preciso istante Carla ha un' orgasmo violento, cosi forte che inarcando la schiena quasi mi
da una testata in faccia… si aggrappa ai
miei capelli e si mette a dire: “ Mi
sento una troia! Mi fai sentire troia!!!”
Io: Lo sei.. sei una
gran puttana affamata di cazzo.. e adesso ti inculo!
Riafferrandola per i capelli la spingo ancora giù con la
faccia sul tavolo, le prendo un polso le storgo un braccio dietro la schiena, quando
estraggo il cazzo dalla quella passera calda e fradicia, gli umori le colano
lungo le cosce! Uso quegli umori per
bagnarmi le dita e ne uso due per allargarle il culo… ecco, ora te lo infilo
nel culo fino alle palle… ti inculo come si deve… come merita una troia di
classe come te!!!
Dopo una decina di colpi violentissimi, dati con forza
animalesca, spingendo contro quel culo con tutte le mie forze tanto che il
tavolo ormai era arrivato contro la cucina…
Ecco che la Farmacista viene di culo!!! Sento lo spasmo stritolarmi il cazzo… le do due schiaffoni e le dico troia per
l’ennesima volta!! In quel momento vengo
pure io… lei allunga una mano sotto, mi stringe le palle e poi probabilmente toccandosi
il clitoride si fa venire pure davanti!!
Mi chino su di lei e le mormoro in un orecchio come fosse un
segreto: “ sei una fantastica puttana da
monta.. una vera sala giochi per uomini.. la prossima volta ti voglio in un letto”
Lei inebetita: “Si
si.. quello che vuoi.. erano anni che non venivo cosi! Sei un animale… un
fantastico aborigeno”
Senza chiedere il permesso, come fossi a casa mia mi infilo
in doccia e poi mi rivesto con tranquillità… lei è seduta su una sedia della
cucina, ha chiuso la vestaglia, il lavoro del parrucchiere è completamente
andato a puttane ed il trucco le cola sulle guance… ha lo sguardo basso come in una crisi di
pudore..
Arrivederci
Dottoressa.. non si preoccupi, quando vengo in farmacia a prendere
l’AULIN mi porto la ricetta..
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